Ha origini antiche e veniva preparata per le feste, in particolare per la celebrazione del Corpus Domini.
La torta di riso dolce emiliana, se è fatta come si deve, la riconosci subito: ha quella crosticina liscia, lucida, che ci puoi quasi specchiare dentro l’anima.
Deve essere lucida come il vetro, si, ma non un vetro qualsiasi … un vetro pulito, come l’autenticità di chi la prepara.
Niente trucchi, solo pazienza, cura e amore vero.
Perché questa torta, come le persone sincere, non ha bisogno di apparire: brilla da sé.
E la mia – te lo dico con orgoglio – é lucidissima.
Allora adesso prova a prepararla anche tu.
E se ti viene bene, lo capirai subito: ci potrai quasi vedere riflesso il tuo cuore.
Ingredienti :
1 litro di latte intero
150 g. riso Carnaroli
100 g. mandorle (tritate grossolanamente)
4 uova
150 g. zucchero semolato
estratto di vaniglia q.b.
scorza di 1 limone
Un bicchierino di Sassolino liquore (facoltativo)
Procedimento :
1 Cuoci il riso nel latte, con l’estratto di vaniglia. Devi mescolare spesso, che non si attacchi !!! Quando è ben cotto e il latte si e quasi ritirato, spegni e lascia raffreddare bene.
2 Unisci lo zucchero, le uova, la scorza di limone , e facoltativo il liquore. Aggiungi le mandorle tritate. Amalgama il tutto.
3 Rivesti una teglia con carta da forno. Versa dentro il composto e livella tutto.
4 Inforna a 160 ° . Deve cuocere lentamente.
5 Lasciala raffreddare.
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